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Dreamtime Dance Magazine
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Direttrice Editoriale: Paola Banone Fotografo: Franco Covi
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Editoriale
Dreamtimedancemagazine, redazione nata in una periferia milanese in cui abbiamo la nostra sede operativa. Siamo cresciuti come una redazione giovane, diversa e indipendente, per viaggiare nel mondo della danza e di molto altro, dal balletto al contemporaneo, dal teatrodanza al mixability. Un magazine edito dall'Associazione Culturale Vi.d.A., produttore del Festival Internazionale Dreamtime: danza senza limiti, che della Mixed Abilities Dance ha fatto la sua bandiera. Il magazine si avvale della collaborazione di affermati professionisti, nuove leve, sguardi molteplici sul complesso mondo della danza. Paola Banone, direttrice del festival Dreamtime, coordinatrice del magazine, ricercatrice, da tanti anni compie un lavoro mirato sul mixability e sulla relazione tra danza e sociale.
Direttore del magazine è Claudio Arrigoni, giornalista sportivo e commentatore dello sport paralimpico per Rai e Sky; testimonial dell'intera operazione è Anna Maria Prina, ex direttrice per 32 anni Scuola di ballo del Teatro alla Scala, personalità di spicco della danza italiana, coinvolta dal settembre 2011 nel lavoro con la Cie MixAbility Dreamtime.
16/07/2013
Festivals-Internazionali

Théatre "Au bout Las-Bas" se lance dans la dance

Création de Sosana Marcellino au Festival d'Avignon Off

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L'atmosfera che si respira arrivando al teatro " Au Bout Là-Bas" é già affascinante dal suo ingresso. Il suo grande portone in legno, che, sembra ricordarci un Avignone storica, che ci porta indietro, all'antica Avignone dei Papi. L'accoglienza del personale e del direttore del teatro, attenta e calorosa, che ci accompagnano fino all' ingresso in teatro, piccolo, ma accogliente. Il teatrino "Au Bout Là-Bas" diventa la scenografia perfetta per questo studio coreografico dell'artista Sosana Marcelino.
La sua perfomance possiamo definirla quasi un' autobiografia, che riassume il desiderio di una giovane ragazza di voler diventare danzatrice. Abbiamo apprezzato la capacità di gestire i tempi e gli spazi, dove è evidente la sua formazione proveniente dalla danza classica e dal contemporaneo (Graham e Limon).
Il suo modo elegante di giocare in scena con la parola, il canto e i suoi silenzi, oltre alla sua doppia cultura (portoghese /francese); per non venir meno alla capacità d'esser stata capace di togliersi il suo costume di scena e farlo diventare parte della scenografia, e, a renderlo come un bambino in fascie da proteggere; mostrano l'alta formazione artistica dell'artista, oltre alle sue capacità umane; infatti, dall'intervista post spettacolo ci ha raccontato che si occupa anche di danza per disabili e che é molto attenta a questa tematica.

Giovanni Battista Gangemi