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Editoriale
Dreamtimedancemagazine, redazione nata in una periferia milanese in cui abbiamo la nostra sede operativa. Siamo cresciuti come una redazione giovane, diversa e indipendente, per viaggiare nel mondo della danza e di molto altro, dal balletto al contemporaneo, dal teatrodanza al mixability. Un magazine edito dall'Associazione Culturale Vi.d.A., produttore del Festival Internazionale Dreamtime: danza senza limiti, che della Mixed Abilities Dance ha fatto la sua bandiera. Il magazine si avvale della collaborazione di affermati professionisti, nuove leve, sguardi molteplici sul complesso mondo della danza. Paola Banone, direttrice del festival Dreamtime, coordinatrice del magazine, ricercatrice, da tanti anni compie un lavoro mirato sul mixability e sulla relazione tra danza e sociale.
Direttore del magazine è Claudio Arrigoni, giornalista sportivo e commentatore dello sport paralimpico per Rai e Sky; testimonial dell'intera operazione è Anna Maria Prina, ex direttrice per 32 anni Scuola di ballo del Teatro alla Scala, personalità di spicco della danza italiana, coinvolta dal settembre 2011 nel lavoro con la Cie MixAbility Dreamtime.
24/10/2014
Critiques-Teatro alla Scala

Romeo e Giulietta

Dal 10 al 23 ottobre in scena

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La storia d'amore tra Romeo e Giulietta è tra le più famose e rappresentate al mondo. Un'unione contrastata che, nel corso del tempo, è diventata il simbolo dell'amore assoluto e perfetto. Numerose sono le trasposizione della celebre tragedia di William Shakespeare in chiave teatrale, cinematografica e coreografica. Di quest'ultima si contano più di 150 versioni, tra le più note quella “tormentata” di Kenneth MacMillan – tormentata per problemi artistico e politici relativi a rapporti fra il Royal Ballet di Londra, il Kirov di Leningrado e il Bolshoi di Mosca negli anni in cui il coreografo scozzese realizzò il suo lavoro – in cartellone al Teatro alla Scala dal 10 al 23 ottobre. Riservato e allo stesso tempo rivoluzionario, MacMillan si inspirò alla messa in scena violenta e per nulla romantica del celebre dramma curata da Franco Zeffirelli nella stagione 1960/61 all'Old Vic di Londra, creando così una coreografia poco in linea e in contrasto con la tradizione classica ballettistica. MacMillan volle rivisitare l'opera di Shakespeare con il vigore e la tensione che animava i propositi di registi e attori d'avanguardia alla metà degli anni Sessanta, i cosiddetti angry young men. In tutti i suoi balletti, infatti, è evidente la grande vena di passione e l'attenzione per gli “esclusi” della società, complice l'esperienza vissuta in prima persona negli anni della sua difficile adolescenza. Combattimenti, scene di piazza, personaggi forti e caratteristici, amore e morte sono solo alcuni degli elementi distintivi della versione in scena al Piermarini, che fanno da cornice insieme alla musica di Prokof’ev, magistralmente diretta dalla cinese Zhang Xian, all'amore dei due giovani. Una danza elegante ed intensa allo stesso tempo che trascina e coinvolge il pubblico nelle sorti di Romeo e Giulietta. Buon debutto per il giovane neodiplomato Angelo Greco che con molta disinvoltura, sicurezza e carattere ha vestito i panni del giovane Montecchi. Nelle altre recite sono stati interpreti Roberto Bolle, Claudio Coviello, Marco Agostino e Gabriele Corrado che ha salutato ancora una volta il teatro alla Scala per vivere una nuova avventura. Nel ruolo di Giulietta si sono alternate Alina Somova, Natalia Osipova, Marianela Nuñez, Marta Romagna, Nicoletta Manni e Vittoria Valerio. Un'edizione che ha portato in scena, nell'allestimento creato da Mauro Carosi e da Odette Nicoletti per i costumi, grandi talenti di diverse nazionalità. Si è notata la mancanza dell'etoile Massimo Murru, costretto a rinunciare alle recite per problemi di salute, celebre nell'interpretazione di Romeo per l'espressività e la superba tecnica che lo contraddistingue. Ottima prova del primo ballerino Antonino Sutera nei panni di Mercuzio.

Si ringrazia per le foto Brescia-Amisano

Salvina Elisa Cutuli