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Dreamtime social
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Editoriale
Dreamtimedancemagazine, redazione nata in una periferia milanese in cui abbiamo la nostra sede operativa. Siamo cresciuti come una redazione giovane, diversa e indipendente, per viaggiare nel mondo della danza e di molto altro, dal balletto al contemporaneo, dal teatrodanza al mixability. Un magazine edito dall'Associazione Culturale Vi.d.A., produttore del Festival Internazionale Dreamtime: danza senza limiti, che della Mixed Abilities Dance ha fatto la sua bandiera. Il magazine si avvale della collaborazione di affermati professionisti, nuove leve, sguardi molteplici sul complesso mondo della danza. Paola Banone, direttrice del festival Dreamtime, coordinatrice del magazine, ricercatrice, da tanti anni compie un lavoro mirato sul mixability e sulla relazione tra danza e sociale.
Direttore del magazine è Claudio Arrigoni, giornalista sportivo e commentatore dello sport paralimpico per Rai e Sky; testimonial dell'intera operazione è Anna Maria Prina, ex direttrice per 32 anni Scuola di ballo del Teatro alla Scala, personalità di spicco della danza italiana, coinvolta dal settembre 2011 nel lavoro con la Cie MixAbility Dreamtime.
Altri articoli:Find – Festival Internazionale Nuova Danza a Cagliari PULCHRA MINIMAIntervista a Sabrina Brazzo e Andrea VolpintestaFestival Exister festeggia 10 anniIl concerto culinario di Navid NavabLouise Lecavalier a MilanOltre Carla Fracci apre Novara Dance Experience Intervista a Josè PerezPatrizia Canini intervista Sabrina Brazzo Sara Renda si racconta
26/11/2015
Recensioni-Altre
Gala Deha Ballet Competition
Teatro Balletto di Milano
Domenica 18 ottobre 2015 si è svolto presso il Teatro di Milano il gala di premiazione del Deha Ballet Competition. Il concorso alla sua 1ª edizione prevede borse di studio per giovani e giovanissimi danzatori (classico, neoclassico, moderno e contemporaneo), nonché per coreografi emergenti.
Sponsor principale è l’azienda Deha di abbigliamento sportivo e per la danza, diretta da Brenno Tauro.
Ideatore del concorso e direttore creativo della linea Deha Ballet, l’ex solista del Teatro alla Scala Camillo Di Pompo che ha potuto realizzare il gala grazie alla collaborazione con il Teatro Oscar di Milano, diretto da Monica Cagnani, giudice nelle fasi del concorso.
Madrina ufficiale di tutta l’operazione è la Maestra Anna Maria Prina, già direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, che ha personalmente premiato i vincitori e pronunziato il discorso di chiusura.
Sponsor principale è l’azienda Deha di abbigliamento sportivo e per la danza, diretta da Brenno Tauro.
Ideatore del concorso e direttore creativo della linea Deha Ballet, l’ex solista del Teatro alla Scala Camillo Di Pompo che ha potuto realizzare il gala grazie alla collaborazione con il Teatro Oscar di Milano, diretto da Monica Cagnani, giudice nelle fasi del concorso.
Madrina ufficiale di tutta l’operazione è la Maestra Anna Maria Prina, già direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, che ha personalmente premiato i vincitori e pronunziato il discorso di chiusura.
Ad allietare il pomeriggio di danza sono stati i vincitori del concorso, divisi nelle rispettive categorie, che si sono esibiti nel loro cavallo di battaglia.
Due spazi di apertura e chiusura hanno visto l’esibizione di due brani coreografici della compagnia del Balletto di Milano, stabile presso il Teatro di Milano, diretta e fondata da Carlo Pesta.
Ospiti d’onore del gala di premiazione sono stati i testimonial di Deha Ballet, i primi ballerini scaligeri Nicoletta Manni (presente al gala, senza esibirsi a causa di un infortunio) e Claudio Coviello, il quale ha presentato una morbida coreografia atta a esaltarne le linee e la potenza.
Due spazi di apertura e chiusura hanno visto l’esibizione di due brani coreografici della compagnia del Balletto di Milano, stabile presso il Teatro di Milano, diretta e fondata da Carlo Pesta.
Ospiti d’onore del gala di premiazione sono stati i testimonial di Deha Ballet, i primi ballerini scaligeri Nicoletta Manni (presente al gala, senza esibirsi a causa di un infortunio) e Claudio Coviello, il quale ha presentato una morbida coreografia atta a esaltarne le linee e la potenza.
Domenico Giuseppe Muscianisi
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