15/12/2015
Recensioni-Teatro alla Scala
Lo Schiaccianoci della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala
Piccolo Teatro Strehler dal 12 al 20 dicembre 2015
Piccolo Teatro Strehler di Milano. Prima del 12 dicembre 2015.
Musica: Pëtr Il’ič Čajkovskij. Coreografia: Frédéric Olivieri, dopo Lev Ivanovič Ivanov. Scene e costumi: Roberta Guidi di Bagno.
Gabriele Lucci (Drosselmeyer), Evelyn Bovo (Clara), Andrea Risso (Schiaccianoci), Daniele Di Donato (Fritz, fratello di Clara), Pas de deux della Fata Confetto: Benedetta Montefiore e Fabio Rinieri, Luigi Amado Vilorio (re dei topi), Martina Dalla Mora (regina della neve), Eliz Duygu Erkut (bambola), Pas de deux danza araba: Martina Dalla Mora e Danilo Lo Monaco.
Sotto Natale è ormai consueto allo Strehler il balletto lo Schiaccianoci, creato dal Mº Frédéric Olivieri per gli allievi della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala. Il classico spettacolo natalizio Schiaccianoci è la scelta migliore per gli allievi scaligeri scelti trasversalmente dal primo all’ottavo corso e messi in luce dalla coreografia del loro direttore.
Il libretto ‘zuccherato’ di Petipa (1892) nasce dalla favola Histoire d’un casse-noisette [Storia di uno schiaccianoci] di Alexandre Dumas senior (1844), versione edulcorata del racconto a tinte fosche Nußknacker und Mausekönig [Lo schiaccianoci e il re dei topi] di Ernst Th.A. Hoffmann (1816). Moltissime le versioni coreografiche dello Schiaccianoci dopo l’originale, da Vajnonen a Nacho Duato passando per l’intensissima versione di Rudol’f Nureev, che riprende le tinte fosche dell’originale racconto di Hoffmann e le porta sul piano psicoanalitico del passaggio adolescenziale. Tuttavia, Olivieri ha voluto ispirarsi alla prima coreografia, quella di Lev Ivanov: infatti, i ruoli di Clara e della Fata Confetto sono sdoppiati, a differenza della versione Nureev, e sdoppiati sono pure i ruoli dello Schiaccianoci e del Principe (pas de deux della Fata Confetto).
Tutti gli allievi hanno dimostrato buona preparazione e capacità di sostenere la scena, grande entusiasmo e partecipazione e piacevolmente sorprendente la già notevole presenza e padronanza scenica di alcuni allievi.
Virtuoso e divertente il trio maschile del trepak (danza russa), che ha mostrato buon controllo dell’asse nei giri (pirouettes e tours alla seconda) e potenza nei grandi salti. Ben lavorati anche gli altri quadretti di carattere, la danza spagnola, la danza cinese, il pas de trois della danza francese e, in particolare, Martina Dalla Mora e Danilo Lo Monaco nel pas de deux della danza araba: adatte le doti di Martina e i colori di Danilo per esprimere la sensualità e la ‘ginnicità’ necessarie nel carattere orientale. Breve ma efficace l’intervento della bambola (Eliz Duygu Erkut) che ha gestito bene la danza ‘meccanica’ con delle doti da hip hop nell’uso delle braccia.
Le maggiori difficoltà per i passi d’insieme erano la battaglia dei soldatini e dei topi, il valzer dei fiocchi di neve e il valzer dei fiori. Gli spazi sono stati rispettati, i passaggi di file incrociate nelle diagonali convergenti sono risultati efficaci, bello il lavoro di interazione sul palco tra gli allievi più grandi e i più piccoli. Interessante dal punto di vista drammaturgico l’ingresso dei topi, da quello scenografico è stato molto evocativo il passaggio dalla casa al bosco innevato e ritorno; sobri ed eleganti tutti i costumi.
I ruoli protagonisti sono stati affidati ad allievi degli ultimi corsi. Sicuri sulla scena la Fata Confetto Benedetta Montefiore dalla tecnica salda e il Principe Filippo Rinieri, fisicamente dotato che dovrà maturare ulteriormente. Ben lavorato e delineato il fisico di Andrea Risso, esplosivo l’ingresso sulla scena, partner affidabile nel pas de deux della neve, che ha duettato nel ruolo dello Schiaccianoci con Evelyn Bovo, adatta nell’interpretare Clara.
Ancora una volta gli allievi della Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala ci hanno regalato un sogno elegante, divertente e adatto a qualunque tipo di pubblico.
Si ringrazia per la concessione delle foto Norman Rinaldi.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Piccolo Teatro Strehler dal 12 al 20 dicembre 2015
Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono:
martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16
Sabato 19 dicembre ore 15 e ore 19.30
Domenica 20 dicembre ore 16 e ore 20.30
Servizio telefonico 848.800.304 (max 1 scatto urbano da telefono fisso)
Per chi chiama dall'estero tel. +39 02.42.41.18.89 da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17.
festività (solo nei giorni di spettacolo) 10-17
Teatro Strehler
da lunedì sabato 9.45-18.45 continuato
domenica 13-18.30
festività chiusa
Nelle serate di spettacolo la prevendita dei biglietti è sospesa a partire da un'ora prima della rappresentazione
Domenico Giuseppe Muscianisi